Nel campo della conservazione preventiva, in linea con le normative europee, il monitoraggio del microclima affianca le attività di diagnostica e restauro. Il microclima comprende tutte le condizioni ambientali che possono influenzare lo stato di conservazione delle opere, sia mobili che immobili.
Escludendo i danni causati direttamente dall’uomo, come gli atti di vandalismo, il deterioramento dei manufatti è spesso legato al microclima e alle sue variazioni. Per comprendere come il microclima possa causare o aver causato danni alle opere, i Laboratori Scientifici progettano attività di monitoraggio specifiche, strutturate in tre fasi: (i) individuazione dello scopo, (ii) installazione della strumentazione, (iii) reportistica. Nella prima fase, si analizza la vulnerabilità delle opere e delle caratteristiche del luogo in cui sono custodite. Poi, si individua la strumentazione più adatta per il monitoraggio e la posizione in cui installarla. Infine, vengono forniti rapporti periodici per garantire un lavoro coordinato tra professionalità scientifiche, restauratori e committenza.
CASO STUDIO

Residenze storiche
Reggia di Venaria
Nel 2013 hanno preso avvio le attività dedicate al monitoraggio termoigrometrico di alcuni ambienti della Reggia di Venaria. Ad oggi, sono monitorati oltre 20 ambienti: non solo le sale aperte al pubblico per le mostre permanenti e temporanee, ma anche i depositi dove è collocato il patrimonio non esposto. Relazioni specifiche sono redatte in occasione delle mostre temporanee al fine di fornire materiale di supporto ai Facility Report.
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CASO STUDIO

Musei
Museo Nazionale del Cinema, Torino
Nel 2019 è stata avviata una collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino per il monitoraggio termoigrometrico degli spazi espositivi della Mole Antonelliana e dei depositi diffusi sul territorio torinese. L’attività si struttura in una serie di incontri mensili di coordinamento finalizzati a valutare quali strategie adottare al fine di garantire le migliori condizioni di preservazione del vasto patrimonio del Museo.
CASO STUDIO

Chiese
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso
Nell’ambito di una collaborazione con la Fondazione Ordine Mauriziano, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso è sottoposta a monitoraggio termoigrometrico dal 2022. Il monitoraggio interessa le zone in cui sono esposte le opere più vulnerabili alle condizioni microclimatiche, ossia la zona absidale e la sacrestia. Attualmente, la Precettoria è un sito pilota nel progetto Europeo “ARGUS – Smart and remote monitoring for cultural heritage preservation” (n. 101132308).